La Fiumara d’arte è un museo a cielo aperto, nasce lungo il letto di un antico fiume che scorreva tra i monti Nebrodi fino all’antica città di Halaesa. È costituita da una serie di sculture di artisti contemporanei. Offre scorci straordinari, tra le montagne e il mare in lontananza. Rappresenta contemporaneamente la valorizzazione di una zona naturale attraverso la fusione di arte e natura, e la possibilità di scoprire e godere di alcuni luoghi nascosti e poco conosciuti. Un itinerario che si svolge sia lungo la costa, sia nell’entroterra, attraverso le foreste ai confini tra i Nebrodi e le Madonie.
La Fiumara nasce nel 1982 quando Antonio Presti decide di dedicare un monumento alla memoria del padre appena scomparso, con l’intento di creare una scultura fruibile dalla collettività e non privata, decide di collocarla alla foce del fiume. Per la prima opera chiamò Pietro Consagra, La materia poteva non esserci, una sorta di linea complessa che si sviluppa su due piani, uno bianco ed uno nero, venne inaugurata il 12 ottobre 1986. Prende così vita un progetto più ampio, un parco di sculture che coniughi il linguaggio contemporaneo con l’aspra bellezza dei luoghi.
La seconda scultura Una curva gettata alle spalle del tempo del 1988 fu opera dello scultore Paolo Schiavocampo, una curva gettata alle spalle del vento, immersa tra gli ulivi e i cespugli di ginestra, collocata nei pressi di Castel di Lucio, inaugurata il 30 gennaio 1988.
La terza opera, Monumento per un poeta morto, più nota come la Finestra sul mare, (dello scultore Tano Festa) risale al 1989. La scultura, alta 18 metri, si trova sul lungomare di Villa Margi, nei pressi del comune di Reitano. È blu come i due elementi che la circondano, mare e cielo.
Viene bandito allora da Presti un concorso di scultura riservato ad artisti sotto i quarant’anni, per il quale si raccoglie una giuria internazionale. Tra i 55 bozzetti arrivati, vengono scelti quelli di Antonio Di Palma e di Italo Lanfredini.
Fra il 1989 e il 1990 vennero collocate altre quattro opere: Stanza di barca d’oro (dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa) posta sul letto del torrente Romei, nel territorio del comune di Mistretta (le pareti della roccia coperte di lamiera, a perdere l’orientamento e un albero in marmo rosa conficcato nel suolo, sul quale si costruisce poi il perimetro di una barca rovesciata, in foglia d’oro. È un’opera concepita per non essere vista, per trovare la sua ragione di esistere nella sua pura esistenza, e come tale si consiglia di non vederla, di soffermarsi solo ad immaginarla);
Energia mediterranea (Antonio Di Palma), un’onda blu di Energia mediterranea che domina il paesaggio, collocata nei pressi di Motta d’Affermo; Labirinto di Arianna (Italo Lanfredini), scultura isolata su un colle, un labirinto di pietra spazzato dal vento e circondato dai monti che offrono un bel panorama, nei pressi di Castel di Lucio su una bassa collinetta; Arethusa, (Piero Dorazio e Graziano Marini) coloratissima opera in ceramica nella caserma dei Carabinieri di Castel di Lucio.
La realizzazione del parco artistico Fiumara d’arte
ha però una lunga storia giudiziaria, spesso per occupazione del demanio marittimo e abusivismo edilizio, con richieste di abbattere le opere costruite. È stato inoltre bloccato lo sviluppo del progetto di completamento della Fiumara che prevedeva l’inserimento di altre opere di artisti come Edoardo Chillida, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro.
Nel mentre l’Assessore regionale ai Beni Culturali, Turi Lombardo, cerca una soluzione compatibile con la legislazione vigente per salvare le opere. Si conviene ufficialmente che le opere della Fiumara non deturpano il paesaggio, ma piuttosto “sanano” lo scempio del paesaggio operato negli ultimi decenni.
Atelier sul mare
Antonio Presti nel 1991 decise di costruire e inaugurare a Castel di Tusa, un hotel, l’Atelier sul mare (via Cesare Battisti 4, tel. 0921/334295), in cui alcune stanze sono realizzate e decorate da uno o più artisti contemporanei, trasformandole in opere d’arte.
L’albergo diventa presto un singolare museo abitabile, residenza di giovani artisti stranieri e non, spazio espositivo per artisti siciliani negli anni seguenti. La storia di questo albergo affascinante dove ogni opera d’arte diventa la propria temporanea dimora, si collega allo straordinario percorso della Fiumara.
Quest’opera non è statica, ma al contrario, è in mutuo e continuo scambio con chi decide di passarvi la notte. L’idea è quella dell’interazione tra l’opera che diviene parte del quotidiano e l’ospite che viene spinto alla riflessione.
Il filo conduttore è l’acqua, il mare, visto come elemento semplice e purificatore, il ritorno alle origini e quindi al proprio essere. L’interpretazione degli artisti è così differente che ad ogni ospite viene data la possibilità di scegliere: il rosso passionale di Energia (Maurizio Machetti), il candore del raccolto Nido (Paolo Caro), il minimalismo di Mistero per la Luna (Hidetoshi Nagasawa), l’interiorizzazione del Mare Negato (Fabrizio Plessi), la complicata tortuosità della Stanza del Profeta… e tante altre.
Un chilometro di tela
Nel 1991 a Pettineo venne organizzata la prima edizione di Un chilometro di tela, un’estemporanea di pittura su una tela che attraversa le strade del paese durante la quale circa 200 artisti realizzarono delle pitture che vennero poi tagliate e regalate ai cittadini di Pettineo, creando così un museo domestico. La manifestazione è stata replicata per sei anni.
Nel corso degli anni la Fiumara d’arte è stata il set di diversi film; fra questi Viaggio clandestino – Vite di santi e di peccatori di Raúl Ruiz (che progetterà anche la stanza dell’albergo La torre di Sigismondo). Ad ottobre 1993 40 artisti ceramisti provenienti da tutta Europa realizzarono un’opera collettiva sul muro di contenimento di una delle strade della Fiumara in territorio di Mistretta, che diventa così Il muro della vita.
Percorso turistico culturale
Il 23 febbraio del 1994 la Corte di Cassazione chiude la vicenda annullando l’ordine di demolizione, i provvedimenti della Corte d’Appello e le richieste della Procura di Messina.
All’albergo-museo si festeggia con l’apertura di otto nuove stanze d’artista.
Dopo un quarto di secolo di dispute giudiziarie, la Fiumara d’arte viene riconosciuta come percorso turistico culturale.
La Fiumara d’arte è considerata uno dei parchi di sculture più grande d’Europa.
Piramide – 38º parallelo
Il 21 marzo 2010 viene inaugurata l’ultima scultura della Fiumara, la Piramide – 38º parallelo dello scultore Mauro Staccioli. La Piramide, un tetraedro titanico cavo, realizzato in acciaio Corten, viene costruita su una altura in territorio di Motta d’Affermo, affacciata sul mare e sulle isole Eolie e in linea d’aria di fronte agli scavi dell’antica città di Halaesa. Nel punto in cui viene costruita, la Piramide è in asse col 38º parallelo.
Ogni anno si svolge durante il Solstizio d’estate, quando il sole trionfa sul buio, il “Rito della Luce”, in cui chi partecipa sceglie consapevolmente una via, un cammino di luce: dall’Alba al Tramonto due giorni tra luce e parole, tra poesie, performance e musica.
Per visitare la Fiumara, prevedere almeno ½ giornata.